“Abbiamo una finestra di opportunità ma non durerà per sempre…È il momento di costruire un’Europa più unita, più forte e più democratica”. Lo ha detto il presidente della commissione Europea Juncker nel suo discorso sullo stato dell’Ue. È la strada da seguire, senza indugi, tentennamenti, mettendo da parte gli egoismi nazionali e pensando al futuro dei cittadini europei”.
Lo afferma in una nota il presidente della commissione Politiche Ue del Senato Vannino Chiti.
“Rispetto a un anno fa l’aria è cambiata”, aggiunge Chiti. “In Europa ci sono un moderato entusiasmo e la voglia di costruire. Dobbiamo completare il percorso di integrazione istituzionale, economica e sociale dell’Unione. Positivo il richiamo di Juncker a proposte tante volte avanzate dall’Italia: un ministro europeo dell’Economia e delle Finanze e la fusione delle presidenze della Commissione e del Consiglio.
Dobbiamo realizzare un sistema democratico moderno, solidale, plurale; un nuovo modello di sviluppo economicamente e socialmente sostenibile; gestire l’immigrazione tenendo insieme la legalità con l’umanità. Sotto questo aspetto ho apprezzato un passaggio di Juncker in cui sottolinea come le condizioni che prevalgono nei centri di detenzione in Libia siano disumane e che l’Ue ha la responsabilità collettiva. Anche il nostro paese ha il dovere di contribuire a realizzare campi di accoglienza in Libia gestiti dall’Unione e dalla comunità internazionale, che rispettino i diritti umani e la dignità di ogni persona”.