Il dibattito politico ha toccato livelli sconfortanti per qualità e settarismo, purtroppo anche nel centrosinistra. Si discute sull’opportunità di un abbraccio tra due dirigenti politici, se fosse ammesso o si imponesse un saluto più sobrio, della stessa opportunità che un esponente del centrosinistra prenda parte ad una festa de L’Unità.
Giuliano Pisapia, dopo le polemiche sull’abbraccio con Maria Elena Boschi, ha dichiarato che “il popolo del Pd non sarà mai mio nemico, ma con l’attuale Pd che si ritiene autosufficiente e con un sistema elettorale proporzionale, è evidente ci sarà competizione. Non si può abbaiare alla luna o rinchiudersi in un partitino del 3 o 4%”. Le divisioni nel centrosinistra, se non si farà uno sforzo serio per superarle, ci porteranno alla sconfitta. Peggio: l’Italia può essere consegnata ad un governo di coalizione tra una destra democratica e una lepenista. Le conseguenze per la nostra credibilità sarebbero gravi. Ne uscirebbe compromesso il nostro ruolo in Europa e nel Mediterraneo. Diventeremmo partner non di Germania, Francia e Spagna, ma di Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacca!
Pisapia con Campo Progressista si pone l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un nuovo centrosinistra, europeista, di governo, con una discontinuità da politiche degli ultimi anni, collocato dalla parte dei diritti, del lavoro, contro le disuguaglianze, per superare le povertà. È la strada da percorrere per battere l’alleanza delle destre e la demagogia dei 5 Stelle.
Prodi e Pisapia stanno svolgendo un ruolo importante, ma destinato all’insuccesso se il Pd non si impegna con convinzione e coerenza su questi obiettivi. Mi auguro vi sia consapevolezza del fatto che al di fuori del centrosinistra il Pd non ha futuro. Alla nostra conferenza programmatica ad ottobre si deve mettere a punto una proposta su lavoro, sviluppo ecologico, istruzione, sanità, Unione Europea, sulla quale poi confrontarsi con partiti, movimenti, associazioni di cittadini di centrosinistra. Senza porre pregiudiziali e senza accettarne, meno che mai sulle persone. Intanto dobbiamo darci da fare per approvare una buona legge elettorale, che consenta agli italiani di scegliere i loro rappresentanti e contribuire a determinare le maggioranze.
Ps: le elezioni sono ancora lontane, ma ad oggi l’alleanza tra Pd e Forza Italia, per me sbagliata, in base ai sondaggi non avrebbe nemmeno i numeri.