Ricordiamo oggi la strage di Via D’Amelio, la brutale esplosione in cui vennero uccisi il giudice Paolo Borsellino, e i suoi agenti di scorta Emanuela Loi, Walter Cosina, Claudio Traina, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli. Non dobbiamo cessare di indignarci per quello che le mafie hanno fatto e fanno ancora, avvelenando la società, l’economia, la serenità di tutti noi.
A distanza di 25 anni e dopo 4 processi su quello che è successo a Palermo il 19 luglio del 1992, ancora misteri, bugie, depistaggi coprono la verità. Da poco è iniziato un altro processo, fondato su elementi nuovi e su un lavoro di indagine costruito con pazienza e determinazione dai magistrati. Ancora una volta emergono sospetti su connivenze anche interne alle istituzioni, disegni destabilizzanti che evocano pagine nere della storia repubblicana. Speriamo sia la volta buona: vogliamo sapere i nomi e i moventi che stanno dietro a quella carneficina.