“Sono molto deluso per il rinvio dello Ius soli. Temo che non se ne farà niente in questa legislatura”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.
“Insieme al testamento biologico, alla legge elettorale e a quella di Bilancio, era uno dei cardini che qualificava questi ultimi mesi. Ci siamo dovuti piegare al ricatto degli alleati di centrodestra. Più in generale, tutta la destra italiana, da Alfano a Costa, da Quagliariello a Romani, tutti uniti nello sbandierare a parole il primato della persona e della dignità della vita, ma concentrati sul rifiutare la cittadinanza a ragazzi che da cinque anni frequentano le nostre scuole, figli di genitori da lungo tempo legalmente residenti in Italia. Essere soddisfatti di questo risultato di inciviltà è una vergogna. Cinque Stelle, Lega e parte della destra lo hanno perseguito con l’astensionismo; Alternativa Popolare rifiutando il voto di fiducia e minacciando la crisi su una legge che alla Camera aveva votato.
Se vogliamo assumere impostazioni più rigorose sugli arrivi dei migranti, chiedendo all’Unione Europea di fare la sua parte, abbiamo il dovere di riconoscere diritti fondamentali. Sono aspetti per noi inseparabili, due facce della stessa medaglia. Lasciamo a Lega, Cinque Stelle e destra la scelta di una società dell’apartheid. Non è né potrà mai essere la nostra. Ne discendono due lezioni”, conclude Chiti: “l’assoluta impraticabilità dopo il voto, stando ai contenuti e non a marchingegni di potere, di alleanze con la destra; l’esistenza di un’egemonia della Lega sulla destra italiana”.