“Nell’Unione Europea è ripartito il processo di integrazione. C’è la consapevolezza che dobbiamo unirci per avere un futuro positivo, come ha sottolineato Angela Merkel. I punti fermi per vincere le sfide sono: solidarietà, libertà e democrazia, diritti umani, economia sociale di mercato. Occorre procedere nell’integrazione su difesa e sicurezza, sviluppo e occupazione, mercato europeo del digitale”. Lo ha sottolineato Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato, a Tallinn alla riunione dei presidenti Cosac. Nel corso del suo intervento, Chiti ha espresso condivisione sulle priorità del semestre di presidenza dell’Estonia. “È importante – ha aggiunto – che l’Estonia abbia posto tra i temi fondamentali i migranti e la necessità che l’Italia non sia lasciata sola. Dobbiamo superare sfiducia reciproca e luoghi comuni tra nord e sud: il Mediterraneo è mare nostrum europeo, le relazioni con la Russia sono probemi europei. Da inizio 2017 il flusso dei migranti verso l’Italia è aumentato del 18% rispetto al 2016. Il corridoio balcanico invece è stato chiuso con un accordo con la Turchia. I dati 2016 sono chiari: rotta balcanica, meno 72%; rotta balcanica occidentale meno 84%. Solo l’Italia ha versato oltre 200 milioni per l’accordo con la Turchia. Per il Mediterraneo, invece, la Commissione europea ha messo a bilancio 153 milioni per quest’anno e 200 per l’anno prossimo. Nel 2015 è stata decisa una ricollocazione tra i Paesi europei di 160mila rifugiati dall’Italia e dalla Grecia. Lo scorso 14 giugno ne erano stati trasferiti 20.033, circa 6000 dall’Italia”.