partito-democratico-1“Davanti agli occhi ho questa scena: una corsa precipitosa e gioiosa verso il disastro politico. Si rischia una rottura definitiva del Pd e la vanificazione di 20 anni di impegno per dare una casa comune ai progressisti italiani, una sinistra plurale, moderna ed europea. Soprattutto si mette a rischio l’Italia, a cui siamo stati abituati e dobbiamo continuare a pensare come alla vera priorità”.
Così il senatore del Pd Vannino Chiti sul dibattito in corso nel Partito Democratico.
“Più che stare oggi a pesare le responsabilità e gli errori di ognuno di noi – sostiene Chiti -, mi pare decisivo mettere in campo tutto quello che si può per evitare la distruzione del Pd. Su chi oggi ha la responsabilità di guidarlo ricade il peso maggiore di uno sforzo per rilanciarlo e renderlo più unito. Domani l’essere protagonisti della fine del Pd peserà assai più della nostra sconfitta al referendum
Insisto su una proposta che ho già avanzato: c’è bisogno di un confronto sui cambiamenti intervenuti nel mondo, sul rilancio dell’Unione Europea, sul Mediterraneo e su lavoro, sviluppo, welfare e democrazia, obiettivi fondamentali per le sinistre. Abbiamo bisogno di rivisitare insieme e non con decisioni unilaterali il nostro statuto. Dopo si può fare un congresso che scelga linea politica e gruppi dirigenti che la rappresentano. In tutti questi anni sono state fatte prediche culturali sull’esigenza della contendibilità del partito: iniziare il congresso dopo quella fase di confronto unitario e dare un futuro al Pd a chi fa paura?”.