“Bisogna rimettere in piedi il Pd dopo le sconfitte alle amministrative e al referendum”.  Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.
“Il congresso si può fare in due modi”, aggiunge l’esponente dem: “una convocazione immediata con scontro sulle persone che sposta solo in avanti la rottura nel partito. Vorrei evitare questo scenario, invece vedo che si risponde: volete il congresso? Eccovelo.
Ma militanti e elettori vogliono discutere di politica, fare analisi, prima di scegliere le persone. La seconda opzione sarebbe invece quella di promuovere nei prossimi mesi un grande confronto sulle scelte e i valori comuni del Pd e della sinistra europea: Europa, Brexit, Trump, economia, lavoro, immigrazione, scuola. Poi congresso da giugno.
Ma questa scelta va fatta ora, non quando la casa comune non ci sarà più. Perché sarebbe incomprensibile, una sorta di sorriso funebre, la scelta di andare prima al voto, non evitando quindi né il fallimento della scissione né il disastro elettorale, immaginando poi un congresso di ricostruzione del Pd”.