“Oggi ricorre l’anniversario di un evento importante per Firenze, cui mi legano ricordi particolari. 50 anni fa la città venne colpita da un’alluvione e le acque del fiume Arno la sommersero”.
Così il senatore Vannino Chiti ricorda l’alluvione di Firenze.
“La furia della natura – ricorda Chiti – si abbatté sulla città, travolgendo e uccidendo decine di persone, distruggendo monumenti e opere d’arte. Incalcolabili danni economici, culturali e morali colpirono Firenze, ma la città poté contare da subito su un grande afflusso di giovani volontari provenienti non solo da tutta l’Italia, ma dall’Europa e dal mondo.
Gli ‘angeli del fango’ si impegnarono in un’opera di solidarietà, di recupero, di contributo per uscire dall’emergenza. Allora ero uno studente al liceo classico Forteguerri di Pistoia. In tanti partimmo, dalle più diverse città, ci improvvisammo spalatori di fango, distributori di coperte e viveri, recuperando libri a rischio di distruzione.
Tra di noi anche un ‘angelo’ particolare: Ted Kennedy, che venne a Firenze per aiutare a salvarla dal fango e che nel quarantesimo anniversario dell’alluvione fu con noi a ricordare quegli anni, quel lontano e straordinario incontro di solidarietà tra giovani di tante parti del mondo.
Istituzioni, partiti, parrocchie, Case del popolo seppero unirsi in un grande sforzo a sostegno di chi era rimasto colpito e per la ricostruzione. Aiutò anche il clima a livello nazionale che rese gli aiuti e l’impegno per Firenze una priorità rispetto alle differenti collocazioni politiche.
Oggi, cinquant’anni dopo, non posso fare a meno, ricordando quegli anni lontani, di augurare che si rinnovi da parte di tutti un’azione concorde e un clima di collaborazione per le popolazioni e i territori colpiti dal terremoto”.