“Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Shimon Peres. E’ impossibile ricordare in poche righe la sua esperienza politica e istituzionale, il ruolo decisivo che ha avuto in diverse fasi della vita di Israele e di tutto il Medio Oriente”. Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea.
“Voglio sottolineare – aggiunge Chiti – la significativa evoluzione del suo cammino: Peres con il trascorrere del tempo e dei fatti, spesso tragici, che dividono israeliani e palestinesi, è diventato un uomo di pace, ha maturato la convinzione che solo il dialogo, la mediazione, la conoscenza delle reciproche esigenze e aspettative, possono realizzare la convivenza tra i due popoli. Questo cammino lo ha portato ad impegnarsi per gli accordi di Oslo del 1993, una pagina di grande speranza oggi delusa, per i quali ottenne il premio nobel per la pace insieme a Rabin e Arafat.
Ha continuato fino all’ultimo in un lavoro per il dialogo e la costruzione della pace. Nel 2014 – conclude Chiti – fu protagonista di un incontro storico con Papa Francesco, Abu Mazen, il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo. Preghiere diverse – ognuno nella propria fede religiosa – ma con lo stesso obiettivo: invocare la pace”. Sono rimasti impressi in me gli incontri che ho avuto l’onore di avere con lui. Uno tra tutti: quello che come presidente della Regione Toscana ebbi con Peres e poi con Arafat per avere il via libera ad un progetto europeo che coivolse l’Associazione dei Comuni israeliani e alcuni importanti comuni dell’Autorita Palestinese.