Intervista per l’Agenzia di Stampa NOVA

Lo scopo della visita del presidente della Commissione permanente del Senato per le politiche dell’Unione europea è quello di costruire dei rapporti di collaborazione permanente con l’omologo consiglio per l’integrazione europea che c’e’ all’interno del parlamento di Podgorica: lo afferma ad “Agenzia Nova”, il presidente della Commissione permanente del Senato per le politiche dell’Unione europea, Vannino Chiti, che chiude oggi una visita di due giorni in Montenegro, al termine della quale conferma l’intenzione, dopo le elezioni di ottobre nel paese balcanico, di creare un rapporto di gemellaggio stabile. “Cerchiamo di portare avanti la stessa politica in tutti i paesi dei Balcani: la medesima proposta e’ stata fatta al parlamento di Serbia e Kosovo e successivamente sara’ presentata all’assemblea legislativa dell’Albania”, aggiunge, confermando come il Senato italiano, per esempio, abbia già rapporti di cooperazione permanente con le commissioni corrispondenti del parlamento francese o spagnolo.
“Sia per i rapporti bilaterali e per le relazioni storiche che abbiamo in questa regione sia nell’ambito del processo d’integrazione europea dei paesi dei Balcani, è reciprocamente utile sviluppare questo tipo di cooperazione”, afferma Chiti. Il senatore evidenzia poi come il Montenegro, nella regione, sia il paese piu’ avanzato nell’ambito del processo di adesione all’Unione europea. “Sono stati aperti 22 capitoli negoziali con l’Ue, due dei quali riguardanti il settore dell’ istruzione e formazione: ne restano ulteriori 13”, rimarca Chiti, che sottolinea come il percorso d’integrazione del Montenegro sia molto positivo. “Ci sono tutte le condizioni. Penso che tecnicamente non sia possibile prima della fine di questa legislatura europea. E’ necessario però andare avanti con questa serietà e intensità e una volta che il percorso sarà concluso il Montenegro farà parte della famiglia europea”, dichiara Chiti, che ribadisce il pieno sostegno dell’Italia all’integrazione di Podgorica nell’Ue.
Il senatore ribadisce poi che l’Italia non solo ha una grande amicizia nei confronti dei paesi della regione, ma tutte le forze politiche italiane, sia di maggioranza che di opposizione, sostengono questo percorso del Montenegro e dei Balcani. “L’Italia in Montenegro è significativamente presente e la visita che c’è stata lo scorso maggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lasciato nei vertici istituzionali montenegrini una traccia molto positiva e molto forte”, afferma Chiti. Parlando del processo d’integrazione di Podgorica alla Nato, il senatore ricorda che a maggio ci sarà la firma per l’ingresso del Montenegro nell’Alleanza atlantica e successivamente ci sarà la ratifica. “Le autorità montenegrine che abbiamo incontrato nella nostra visita hanno chiesto che l’Italia, proprio per tutti i rapporti che esistono, sia tra i primi paesi a ratificare questo ingresso”, afferma il rappresentante italiano.
Chiti rimarca poi gli storici rapporti culturali e diplomatici tra Italia e Montenegro citando proprio le parole pronunciate da Mattarella nella sua visita a Podgorica dello scorso maggio, quando ha parlato di un modello di “integrazione positiva”. “Di questo possiamo essere reciprocamente soddisfatti: gli italiani che vivono e cooperano a Cattaro (città montenegrina situata lungo la costa adriatica) e i montenegrini che hanno reso possibile l’integrazione”, aggiunge il senatore, secondo cui questo modello di collaborazione aiuta certamente lo sviluppo dei rapporti bilaterali, ma anche la presenza in Europa. Chiti ricorda inoltre come tra i due paesi ci sia una forte cooperazione, anche culturale, come per esempio tra l’universita’ di Trieste e le iniziative della comunità italiana in Montenegro. “Si tratta di prendere atto di un modello positivo di integrazione, sentirlo come un aspetto fondamentale importante che serve al Montenegro e all’Italia, ma anche alla costruzione della comune casa europea”, dichiara infine il senatore italiano.