1000735_10201777320973865_172330556_n”Bisogna purtroppo prendere atto che nella cosiddetta minoranza Pd ci sono differenze politiche profonde, addirittura sulla riforma costituzionale”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.
”La questione di fondo – aggiunge Chiti – non riguarda il modello di elezione del Senato: sappiamo tutti che ci sono forme di elezione indiretta come in Germania. Il tema e’ invece quello dell’introduzione in Italia di una forma di premierato assoluto, senza i necessari contrappesi e di una mortificazione della rappresentanza. Per quanto in se’ importante, la via d’uscita a tutto questo non puo’ certo consistere in un pugno di preferenze in piu’ nella legge elettorale.
Non e’ vero, anzi e’ fuorviante sostenere che il Senato possa introdurre rilevanti modifiche nella riforma costituzionale: si potra’ intervenire esclusivamente sulle modifiche apportate dalla Camera. Le piu’ significative si riferiscono all’accentuata torsione centralistica introdotta nel nuovo Titolo V e nel quorum per l’elezione del Presidente della Repubblica. Come si vede niente a che vedere con quelli che sono gli assi portanti del provvedimento”.