L’Italia ha il nuovo Presidente della Repubblica: Sergio Mattarella. Il Parlamento ha dato prova di maturità e responsabilità eleggendo con ampio consenso un uomo che ha un profondo attaccamento alla Costituzione e alle istituzioni, rigore morale, una cultura vissuta della legalità. Mattarella saprà dare seguito all’impegno di Giorgio Napolitano, al quale va ancora una volta un sincero ringraziamento.
I 665 voti con cui è stato eletto il Presidente Mattarella testimoniano l’ampio sostegno che si è creato attorno alla sua candidatura.
L’unità del Pd ha dato un contributo positivo: era nostro dovere essendo il primo partito.
Nella sua prima, breve, dichiarazione fatta da presidente, Mattarella ha trasmesso un messaggio programmatico: il primo pensiero dopo l’elezione è andato alle difficoltà e alle speranze dei cittadini italiani. Il nostro Paese attraversa una fase dura dal punto di vista economico, e sociale. Servono compattezza e vicinanza tra i cittadini e le istituzioni, per uscire da questa stagione difficile.
Il suo discorso alle Camere e ai delegati delle Regioni, al momento dell’insediamento, è stato davvero bello e significativo: su tutto la capacità di far sentire agli italiani il valore della Carta costituzionale non come un complesso di regole astratte e lontane, da vivere al massimo all’interno delle istituzioni, bensì come un insieme di diritti e doveri, civili e sociali, che fondano la nostra convivenza, la solidarietà, che vanno vissuti da ognuno di noi nella quotidianità, non solo nelle cerimonie.
E’ un buon inizio, come speravamo.
La sua sobrietà, in un Paese nel quale la politica è spesso gridata e banalizzata, è già di per sé un’iniezione di fiducia, di cui si avvertiva il bisogno.
Spero che Mattarella sia il Presidente della tutela della Costituzione, come lo fu Scalfaro, tuttavia una delle sue prime scelte è inaudita, e senza appello: l’invito, alla cerimonia di insediamento al Quirinale, di un pregiudicato che sta scontando una pena per frode fiscale e che per 30 anni ha avuto rapporti con la mafia, quella stessa mafia che gli uccise il fratello.
Ovviamente parlo di Berlusconi, ovviamente non ne sono ossessionata, è la classe politica che pare ossessionata da lui, tanto da non riuscire a lasciarselo alle spalle. Peraltro, il delinquente di Arcore (xchè questo è) cosa fa? Dorme durante il discorso e poi insulta la Bindi e i siciliani….
Cara Vania, Berlusconi in virtù della condanna inflitta è sottoposto a interdizione dai pubblici uffici e non è candidabile per effetto della legge Severino. Resta però un leader politico, perché così viene riconosciuto almeno da una parte degli elettori e dei parlamentari di Forza Italia e non solo. Per questo, al di là del giudizio su di lui – nel nostro caso negativo – è comprensibile la scelta di invitarlo al Quirinale per l’insediamento del Presidente della Repubblica.
Quanto alle sue barzellette sui siciliani e sull’ennesima gaffe fatta con l’On. Rosy Bindi, ancora una volta si commentano da soli e sono la cifra del suo spessore.
Condivido la dichiarazione del Sen. Chiti, sono fermamente convinto che il Presidente della Repubblica, sarà all’altezza del compito, il discorso di insediamento ci fa riflettere e ci sollecita all’impegno per far vivere ed applicare la Costituzione della Resistenza. Quindi sta a noi tutti impedirne lo snaturamento al limite dello scempio (vedi la controriforma del Senato soprattutto). Il cerimoniale del Quirinale prevede l’invito dei segretari dei partiti. Ma al Nazzareno non c’era nessun cerimoniale per l’invito, invece gli hanno steso tappeti e resuscitato per concordare nel segreto le mosse politiche sulle istituzioni e la legge elettorale. In queste ore dicono che il patto è saltato, non ci sono più alibi a ripristinare il Senato elettivo, una legge elettorale conforme alle direttive della Consulta. Il doppio turno di collegio ed altre questioni elettorali si possono fare per due motivi: Berlusconi è fuori, Renzi dice che si voterà nel 2018, e che la legge elettorale in discussione andrà in vigore nel 2016. Dunque chiediamo di inverare la Costituzione garantendone i principi e gli equilibri tra i poteri e la partecipazione del popolo sovrano alle decisioni. Costringiamo con la mobilitazione popolare a far discutere il Parlamento di questo e di impegnarsi adesso in modo chiaro e netto contro le nuove SS dell’ISIS, contro le mafie e gli evasori di sempre e contro i nuovi furbi, che cominciano ad essere molti.
Caro Gianni, grazie per il suo intervento. Sulle riforme e sulla legge elettorale potrà leggere la mia posizione nella dichiarazione che ho appena fatto e che trova qui sul sito.
Probabilmente l’elezione di Mattarella e’ il risultato di un duro scontro nel PD, anche se questo non viene reso noto. Renzi si e’ reso conto che imponendo il candidato suo e del suo padrino Berlusconi avrebbe potuto contare sicuramente solo sui 101 con cui ha accoltellato Prodi. Resta da capire perche’ Mattarella ha avuto anche una parte dei voti della destra, si puo’ ipotizzare che di fronte alla sconfitta del suo disegno il pregiudicato abbia voluto in qualche modo condizionare e inquinare l’elezione. In ogni caso, e scusa se insisto su questo punto, quello che al pregiudicato preme e’ che passi l’italicum, anche riveduto, purche’ gli si lasci la soglia del 40%, dopo trovera’ il modo di neutralizzare Mattarella e anche di farlo dimettere stravolgendo tutte le leggi e facendo strame della legalita’. Dopo che si sara’ ripreso il Paese, il premio di maggioranza gli permettera’ di fare tutte le schifezze che vuole. Io insisto nel dire che dovreste porre il problema della soglia del 40%. La percentuale che FI, senza la lega, ha avuto nel 2008 e’ stata 37,4% ma considera che allora il PD era ancora un partito vitale, adesso il PD renzizzato e’ un morto che cammina, privo di passione e credibilita’, appena il pregiudicato attiva tutti i suoi mezzi Renzi sara’ spazzato via, ma del resto credo che lo sappia bene, Renzi sta svolgendo il ruolo che il pregiudicato gli ha assegnato.