(ANSA) – ROMA, 6 DIC – “Quello che emerge dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera è dal mio punto di vista deludente. C’era bisogno di una correzione del testo della riforma, ma nel senso di rafforzare il ruolo di controllo e di garanzia del Senato che invece viene indebolito”. Così Vannino Chiti, commenta al telefono il voto della commissione della Camera sulla riforma del bicameralismo, che ha tolto al Senato le competenze sui temi etici.

“Ritenere che la Camera – spiega Chiti – si pronunci da sola sulle leggi etiche significa mettere tutto nelle mani della maggioranza che vince le elezioni, e questo e’ un errore rispetto a una democrazia moderna”. Inoltre, sottolinea Chiti, “perché il Senato possa svolgere un ruolo di garanzia e di rapporto con i territori, occorre modificare il modello della sua elezione, e questo è ciò che non si vuol prendere in considerazione nonostante le vicende recenti. Eppure da quello che è successo nelle elezioni delle Province sino allo spaccato di non trasparenza politica che emerge in questi giorni, richiederebbe questo tipo di riflessione”. “Se ho visto bene – aggiunge Chiti – neppure la cosiddetta minoranza del Pd avanza proposte così incisive come necessario e questo fa cadere le braccia. Allora e’ difficile attendersi qualcosa di buono. C’è anche il tema del numero dei deputati: se non lo si tocca, il tema dell’elezione del presidente della Repubblica o dei giudici Costituzionale rimane irrisolto”. “Dopo le elezioni in Calabria e Emilia, con il crollo della partecipazione – conclude Chiti – e dopo i fatti di Roma, ci si dovrebbe preoccupare di non far scendere ulteriormente la partecipazione dei cittadini alla politica e al voto, ma non mi sembra di vedere tale preoccupazione”. (ANSA).