”Nel rispetto dell’autonomia della magistratura, rimango sinceramente sconcertato di fronte alla richiesta del procuratore generale della Cassazione di ‘annullamento senza rinvio della condanna a Stephan Schmidheiny perché tutti i reati sono prescritti’. L’imputato era stato condannato a 18 anni in appello perche’ responsabile della morte di migliaia di lavoratori delle aziende Eternit in Italia. Se la prima sezione penale della Cassazione dovesse accogliere la richiesta del Procuratore Generale, saremmo di fronte all’ennesima dimostrazione del non funzionamento del sistema giudiziario italiano, tanto piu’ grave al cospetto di una tragedia senza precedenti che rimarrebbe priva di responsabili”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.