”La legge elettorale torna al centro del confronto parlamentare: il governo ne sollecita una rapida approvazione. L’augurio e’ che, a differenza della prima lettura della riforma costituzionale, ci sia una capacita’ di ascolto, evitando concretamente di contrapporre il ‘fare presto’ al ‘fare bene’ “.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.
”Su almeno quattro punti – prosegue Chiti – la legge approvata alla Camera va cambiata: una soglia di sbarramento unica, non piu’ del 5%, ma a mio giudizio addirittura del 3%; divieto di presentarsi in una pluralita’ di circoscrizioni; collegio uninominale o due preferenze, la seconda di genere, senza nomine di candidati sottratti alla scelta dei cittadini; premio di maggioranza che scatti al di sopra del 40%, in caso contrario un secondo turno di ballottaggio.
Va tenuto presente che la legge elettorale e’ l’altra faccia della medaglia della riforma costituzionale: il voto di ognuno non risponde a ordini di maggioranza ma a convinzioni sul merito del provvedimento”.