Siamo vicini all’approvazione da parte del governo del Disegno di Legge di Stabilità. È la legge chiave della politica economica e fiscale per il prossimo anno. La priorità è trovare risorse per due obiettivi: ridare potere d’acquisto ai redditi medio-bassi che in questa crisi che dura ormai da 7 anni hanno subito i colpi più duri; varare politiche pubbliche per creare uno sviluppo nuovo, incentrato sul diritto all’occupazione e sulla sostenibilità ambientale e sociale.
È non solo giusto, ma anche doveroso seguire la strada del risparmio sulla spesa pubblica inefficiente o superflua, questa però non può essere una via esclusiva. Non solo non sarebbe sufficiente ma finirebbe per produrre effetti distorsivi sulla coesione sociale e sui fondamenti di giustizia che devono esistere fra i cittadini. È indispensabile dare continuità e maggior efficacia ad una seria lotta all’evasione fiscale, innovativa e coraggiosa. La nostra evasione è doppia rispetto a quella dei principali paesi europei: sottrae al fisco una cifra che prudenzialmente è quantificabile in 150 miliardi l’anno, pari a circa 8 manovre economiche di media entità. Finora si è agito prevalentemente attraverso controlli ex post e con metodi di accertamento che in alcuni casi si rivelano troppo invasivi della vita privata dei cittadini. È giusto andare avanti con determinazione con la verifica dei comportamenti fiscali, senza spettacolarizzazioni, introducendo un mix di strumenti nuovi: diffusione della moneta elettronica attraverso il disincentivo all’uso del contante, più che con divieti e obblighi che funzionano poco e esasperano gli operatori economici; incrocio delle banche dati; rafforzamento della convenienza fiscale per chi si comporta correttamente. Infine è indispensabile che le entrate derivanti dal contrasto all’evasione siano destinate realmente e rapidamente alla riduzione delle tasse: è importante per rifondare un patto di fiducia tra Stato e cittadini ed anche per rimettere in circolazione denaro, non deprimendo ulteriormente l’economia.
Il contrasto efficace all’evasione fiscale consentirebbe inoltre di far emergere l’economia che oggi è sommersa ma legale e di poterla distinguere in modo netto da quelle illegali. Oggi invece le due voci si mescolano nel metodo europeo di calcolo del Pil che le computa insieme all’economia regolare.