Di Wanda Marra

Il governo, che in Commissione si era detto più disponibile al cambiamento, si è rimesso all’Aula. E poi, tutti i gruppi della maggioranza hanno chiesto di mantenerla, mentre M5s e Lega non hanno partecipato ai lavori. E così l’immunità è rimasta”. A raccontarlo è il senatore Vannino Chiti (Pd), tra coloro che avevano presentato emendamenti per abolire lo scudo.

Lei perché ha votato per l’abolizione?

I cittadini chiedono la modifica dell’immunità. Che tra l’altro, con il nuovo Senato composto da 21 sindaci e 74 consiglieri regionali, viene estesa ad attività legate all’amministrazione, allargandola. Senza contare che si vengono a differenziare sindaci da sindaci e consiglieri da consiglieri.

Il governo alla fine non s’è impegnato per modificarla. Quindi in realtà la trattativa non c’è mai stata?
Rimettendosi all’Aula il governo è stato più aperto della relatrice e dei gruppi, che comunque hanno confermato l’impianto della Commissione. Non sono a conoscenza di come sono andati gli incontri tra Ministro Boschi e gruppi di Sel, Lega e Cinque stelle. Ho chiesto che l’Aula venisse informata.

Lei ha provato anche a impostare una trattativa tra governo e opposizioni, che poi è fallita. Come mai?
Io avevo parlato con tutti (Sel, Lega, M5S, dissidenti 5 stelle, Minzolini, Mauro) per verificare la disponibilità a concentrare il dibattito su alcuni punti. Poi ho informato Renzi, Boschi e Zanda, che si sono detti d’accordo. La proposta è stata fatta, ma poi c’è stato un intervento di Bruno di Forza Italia, che ha fatto notare che non tutte le questioni si potevano accogliere, perché contenute nel Patto del Nazareno. E Sel s’è tirata indietro.

L’impressione però è stata che il governo non avesse grande intenzione di mediare

Dal governo c’era stata una disponibilità. Ci sarebbe stata un’apertura vera? Non lo sapremo mai. E penso che anche ora Lega e Cinque Stelle sbagliano a non partecipare al dibattito. Come sbaglia il governo, che dovrebbe fare un’opera maggiore di coinvolgimento nei loro confronti.

L’immunità si può cambiare alla Camera?
Io credo che i deputati debbano intervenire su questo, come sul loro stesso numero e sulle garanzie per l’elezione del presidente della Repubblica. L’immunità va riaperta, così non regge: non è che si può toccare tutta la Costituzione tranne questo.

Lei all’inizio è stato il capo dei dissidenti rispetto alle riforme costituzionali, poi Renzi in direzione l’ha ringraziata. Che è successo?
Io sono sempre stato fermo sui contenuti, non ho mai fatto polemiche personali. E con Renzi ci conosciamo dai primi anni 90: a volte siamo stati d’accordo, altre su posizioni opposte, ma c’abbiamo sempre messo la faccia. Anche in questo caso non ho chiesto il permesso di fare la verifica.