”Non ero convinto nel merito sulla proposta di calendario ma, non essendo un tema su cui legittimamente si puo’ esercitare la liberta’ di coscienza, ho votato secondo le indicazioni del mio gruppo. Cosi’ hanno fatto altri, in particolare quelli che con me hanno condiviso un’impostazione diversa sulla riforma costituzionale in discussione. Faccio notare a chi ha rivolto accuse offensive che la proposta di nuovo calendario e’ stata approvata per soli cinque voti. A buon intenditor poche parole, come dice il proverbio. Mi preoccupa tuttavia il clima di tensione che sta accompagnando un confronto cosi’ impegnativo: ne e’ causa a mio giudizio un incredibile deficit di politica”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.