”E’ ormai opinione diffusa, in tutte le forze politiche, che l’Italicum vada modificato, a mio avviso profondamente”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.
”Il premio di maggioranza – aggiunge Chiti – perche’ sia ragionevole, deve scattare non al di sotto del 40%. La soglia di sbarramento deve essere una sola, evitando cosi’ confusione, e non superiore al 5%: non e’ nemmeno immaginabile lasciare fuori dal Parlamento diversi milioni di voti. Il principio per il quale si sono sempre battute le forze progressiste e’ quello di allargare le basi della democrazia, non certo restringerle. Infine, le liste bloccate, seppure piu’ o meno corte, devono essere spazzate via. Veniamo da tre elezioni con il porcellum e i danni sono sotto gli occhi di tutti: si e’ accentuato il distacco tra cittadini e istituzioni e si e’ affievolita l’autonomia dei parlamentari. I collegi uninominali sono la soluzione migliore e la posizione da sempre assunta dal Pd; in alternativa si puo’ trovare un accordo sulle preferenze.
”La democrazia e’ partecipazione e diritto dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti”, conclude Chiti: ”serve una buona legge elettorale per la Camera – non fantasiose invenzioni, i buoni modelli si conoscono – e il superamento del bicameralismo paritario con un Senato eletto dai cittadini in concomitanza con il voto per i consigli regionali”.