”Una precisazione doverosa alla luce di quanto viene scritto in queste ore: con il sub emendamento sulle competenze di Camera e Senato firmato insieme ad altri 37 colleghi e bocciato in commissione, non abbiamo proposto affatto il mantenimento del bicameralismo paritario. Siamo per il suo superamento, naturalmente da non confondere con il monocameralismo”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.
”Resta fermo – aggiunge Chiti – che solo la Camera dara’ la fiducia al governo e avra’ l’ultima parola sulla gran parte delle leggi, compresa quella di bilancio. Secondo il nostro testo sono competenze paritarie la Costituzione, le leggi elettorali e i referendum, la ratifica del trattati e degli ordinamenti dell’Unione Europea, gli organi di governo e le funzioni di Regioni e Comuni, i diritti fondamentali dei cittadini. Quest’ultima competenza non e’ stata accolta. Resto convinto che la liberta’ religiosa, i diritti delle minoranze, i temi eticamente sensibili non siano di natura ordinaria e non possano essere di esclusiva competenza della maggioranza di governo. Se no ci troveremo ad avere leggi sul testamento biologico, o sull’eutanasia, determinate da una sola parte politica, sia essa la destra o la sinistra. A chi non e’ d’accordo rimarrebbe solo lo strumento del referendum o della protesta di piazza”.