Domenica scorsa in Vaticano si e’ vissuta un’esperienza che entra nella storia: Papa Francesco, il presidente israeliano Shimon Peres, quello palestinese Abu Mazen e il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo hanno pregato per la pace.
Preghiere diverse -ognuno nella propria fede religiosa- ma comuni, con lo stesso obiettivo: invocare la pace.
L’invito, avanzato dal Papa durante il recente viaggio in Terra Santa, si è concretizzato in tempi assai rapidi.
“Spero che questo incontro sia l’inizio di un cammino nuovo alla ricerca di ciò che unisce, per superare ciò che divide”, ha detto il Papa ai suoi ospiti a conclusione della preghiera. “Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra”. Sono parole semplici e vere, che ognuno sente come sue.
La pace non scoppierà d’improvviso né si sbloccheranno domani le trattative diplomatiche: ebrei, cristiani e musulmani uniti in preghiera dimostrano che si può vivere insieme, gli uni accanto agli altri, su un territorio, con due Stati -israeliano e palestinese- garantendo la sicurezza reciproca. Si può costruire un futuro senza più sangue e distruzione, di serenità per i cittadini di etnie, fedi e culture diverse.
Il Medio Oriente è stato nella sua stessa storia luogo di pluralismo religioso: ebrei, cristiani, musulmani, hanno convissuto, intrecciando fasi di collaborazione a momenti di scontro, talora indotti dall’esterno.
Ora è finito il momento di realizzare una pace duratura. La comunità internazionale deve fare la sua parte: raccogliere il messaggio di Papa Francesco e rafforzare l’impegno per la soluzione definitiva e stabile del conflitto israelo-palestinese.
L’Europa, deve fare la sua parte, non delegare ruoli da protagonisti solo a Usa e Russia: il Medio Oriente è qui, vicino a noi.
La pace, la stabilità ed una cooperazione giusta sono un nostro dovere e un nostro interesse.
Spetta all’Unione Europea contribuire a determinare le condizioni per la nascita di uno Stato autonomo per il popolo palestinese accanto a quello di Israele. Due popoli, due Stati: la pace passa di qui.