Da mesi il dibattito sulle riforme costituzionali procede per anatemi, anziché con un confronto vero sui contenuti: conservatori, pasdaran, se non sabotatori.
Torno a porre alcune domande, sulle quali vorrei risposte convincenti: Forza Italia è d’accordo su un modello di elezione del Senato “finto francese” ?
2) Si vuole ricercare sul serio o solo a parole l’intesa più ampia coinvolgendo come è possibile SEL, Movimento Cinque Stelle, Lega?
3) Perché l’elezione diretta da parte dei cittadini dei parlamentari sarebbe uno scandalo e non una fonte di legittimità per il Senato che non darà più la fiducia al governo né avrà l’ultima parola su gran parte delle leggi, ma dovrà occuparsi insieme alla Camera di Costituzione, leggi elettorali e referendum, Trattati europei, diritti fondamentali dei cittadini?
4) Il nuovo Titolo V deve essere un riordino razionale di competenze tra Stato centrale e Regioni oppure una brusca ricentralizzazione?
Aspetto risposte in grado di saper convincere: anatemi, ordini o pregiudiziali non mi hanno persuaso ieri né mi persuadono oggi.