”Dopo la vittoria di Renzi e del Pd alle europee il cammino delle riforme puo’ essere piu’ spedito ed e’ giusto porsi l’obiettivo di approvare il Ddl costituzionale entro giugno in prima lettura e definitivamente entro l’anno. Gli Italiani dovranno in ogni caso essere chiamati a esprimersi con un referendum”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti
”Ci sembra ormai acquisito – aggiunge – che una sola Camera voti la fiducia al governo, le leggi di bilancio e l’insieme dei provvedimenti ordinari. Il sistema bicamerale paritario deve restare per le modifiche alla Costituzione, le leggi elettorali, gli ordinamenti europei, i diritti civili e politici fondamentali. Si sta affermando la convinzione di ridurre i deputati, oltre che i senatori: darebbe loro maggiore autorevolezza e indipendenza.
Sta anche avanzando la condivisione su un’elezione diretta dei senatori in concomitanza con i consigli regionali, come noi stessi abbiamo sostenuto. Un Senato cosi’ eletto sara’ piu’ autorevole, potra’ meglio rappresentare le autonomie e al tempo stesso svolgere una funzione di contrappeso e garanzia sulle grandi questioni che non possono essere ridotte a materia esclusiva di una maggioranza alla Camera. Il nostro insistere su questo punto non e’ frutto di testardaggine o di vicende interne ai partiti: il cuore del problema e’ il diritto dei cittadini a scegliere i propri rappresentanti nelle istituzioni.
Voler importare altri sistemi, quello francese o quello tedesco – addirittura facendo un mix confuso tra i due – senza oltretutto tener conto delle diverse leggi elettorali con cui in quei paesi si elegge la camera ‘politica’, e dei differenti sistemi di rapporto Stato-Regioni-Comuni, non realizzerebbe una buona riforma.
Il Ddl che avevamo presentato rispondeva alla necessita’ di indicare una proposta coerente di cambiamento costituzionale, senza tatticismi o ipocrisie. Su questa base hanno un fondamento gli emendamenti che abbiamo presentato,  in gran parte condivisi dai senatori di Sel e dagli ex appartenenti al gruppo M5S. Sono parlamentari che hanno altrettanta titolarita’ nel partecipare alla scrittura delle riforme e che e’ importante coinvolgere, uscendo dall’esclusivita’ di un patto con Verdini.
Notiamo infine come in altri settori, da Forza Italia alla Lega, dal M5S al Ncd e ai Popolari per l’Italia, si stia manifestando un interesse nei confronti delle proposte che stiamo sostenendo. Il nostro impegno – conclude Chiti – e’ quello di realizzare le riforme entro il 2014, ma approvando buone riforme, che aggiornino la nostra Costituzione senza snaturarne gli equilibri”.