”Il dibattito politico sulle riforme ha delle ambiguita’ che e’ bene chiarire per evitare di sbattere tutti. E’ l’abc che legge elettorale e riforme costituzionali esigano un coinvolgimento anche delle opposizioni: senza diritti di veto, naturalmente. E’ ancora piu’ ovvio che un confronto con le opposizioni e’ utile e positivo se la maggioranza di governo ha prima raggiunto un’intesa: in caso contrario c’e’ la crisi, non le riforme”. Cosi’ ammonisce il senatore del Partito Democratico Vannino Chiti.
Secondo il presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea, ”non possono esistere maggioranze ‘opposte’, una per l’azione di governo e l’altra per la legge elettorale e le modifiche al bicameralismo paritario. Non tener conto di queste elementari regole, cosi’ come fingere di non vedere gli attacchi indegni al presidente Napolitano, apre la strada al ritorno da protagonista di Berlusconi e preparerebbe il ‘peggio’ per lo stesso Pd. Non ne ha certo bisogno l’Italia”, conclude Chiti.