L’Italia vive una fase di particolari tensioni sociali. Le difficoltà legate alla crisi economica stanno esasperando gli animi di milioni di persone. Le proteste del ‘Movimento dei Forconi’ nascono anche da questo disagio, ma le forme di estremismo, violenza, intolleranza sono inaccettabili ed estranee alla democrazia. Il richiamo a ideologie neofasciste, la violenza fisica e verbale, il sospetto di vicinanza alla criminalità organizzata di sue componenti, la strumentalizzazione politica da parte di Grillo e Berlusconi disperdono le ragioni di quanti vorrebbero scendere il piazza solo per difendere diritti e dignità personale.
Berlusconi e Grillo speculano in modo irresponsabile su questo disagio, puntando apertamente allo sfascio e su un populismo al limite dell’eversione. Si è in presenza di un attacco sistematico alle istituzioni della Repubblica.
La prima risposta deve arrivare dal governo e dalla maggioranza: occorre affrontare con serietà i problemi dei cittadini. È necessario un cambio di passo da parte del governo Letta: la rottura avvenuta nella destra e la maggiore coesione nelle forze politiche della maggioranza possono e devono consentire un’azione più incisiva su occupazione, sviluppo, welfare, nostro ruolo per un’Europa più forte e diversa.
Il 2014 deve vederci concentrati su 3 priorità: misure per il lavoro e le emergenze economico-sociali; superamento delle politiche europee di un rigore fine a sé stesso, dando spazio allo sviluppo. Su questo si giocherà anche il nostro semestre di presidenza di turno dell’Unione europea; riforme istituzionali per ridurre il numero dei parlamentari e superare il bicameralismo perfetto, rafforzare il governo parlamentare, approvare una nuova legge elettorale, tanto più urgente dopo la sentenza della Corte Costituzionale.
Possiamo farcela: spetta in primo luogo al Pd la responsabilità di fare uscire l’Italia dalla crisi.