Nei giorni scorsi è stato convertito in legge un importante decreto sulla scuola. Gli organi di informazione e il dibattito politico hanno colpevolmente trascurato questo provvedimento.
Dopo anni di tagli chiesti e imposti al settore dell’istruzione, arriva un provvedimento che assegna risorse fresche per la didattica e l’aggiornamento professionale dei docenti. Si punta così a porre rimedio ai danni prodotti dai governi di destra. Sono state fatte scelte precise per combattere la dispersione scolastica, per assicurare a insegnanti e studenti stabilità e continuità didattica e per affrontare l’emergenza dell’edilizia scolastica.
Verranno impiegati 69 mila nuovi insegnanti e 16 mila addetti tecnico-amministrativi. Tra i nuovi insegnanti, 26 mila saranno specializzati nelle attività di sostegno.
I docenti potranno entrare gratis nei musei e nei siti archeologici. Uno strumento utile per implementare la loro formazione e la diffusione del nostro patrimonio artistico.
Il decreto introduce la possibilità di assegnare libri in comodato d’uso ad alunni individuati sulla base degli indicatori di reddito. È previsto lo stanziamento di 15 milioni per il 2014 per garantire agli studenti capaci e meritevoli, ma privi di mezzi, il raggiungimento dei più alti livelli d’istruzione.
Dopo che provvedimenti precedenti avevano già destinato un miliardo di euro per ristrutturare gli edifici scolastici, il decreto prosegue su questa strada attivando mutui per gli enti locali che vogliono mettere in sicurezza gli immobili.

Anche l’innovazione è al centro del provvedimento: verrà agevolata la diffusione della connessione internet veloce nelle aule scolastiche.
Il ministro Carrozza ha dichiarato che i decreti ministeriali relativi alla legge sulla scuola sono già pronti, così da procedere spediti alla sua attuazione.
Istruzione, formazione, innovazione, cultura sono settori fondamentali di una società moderna: per una lunga fase sono stati colpiti in nome della furia ideologica e dell’austerity. Ora registriamo una prima inversione di tendenza. Il Pd continuerà a lavorare perché altre misure importanti siano decise nei prossimi mesi.