”La Giunta per il Regolamento del Senato non ha fatto alcuna forzatura: si e’ adeguata alla procedura del voto palese che in questi casi e’ prevista esplicitamente anche dal regolamento della Camera”.
Lo ha detto il senatore del Pd Vannino Chiti.
”Sarebbe assurdo e incomprensibile per i cittadini se su questioni di decadenza, a seguito di sentenze, che si riferiscono a trasparenza e rigore del Parlamento, il voto per un deputato o per un senatore avessero metodologie differenti. Del resto, anche in occasione di precedenti votazioni svolte in Senato relative a richieste di arresto o perquisizioni domiciliari, sicuramente di natura piu’ personale,  si e’ proceduto in modo palese.
Voglio pero’ aggiungere che non possiamo guardare solo alle procedure: c’e’ una sentenza passata in giudicato. Nelle motivazioni recenti dell’interdizione dai pubblici uffici per due anni, la Corte d’appello di Milano ha scritto che Silvio Berlusconi e’ stato ideatore, organizzatore del sistema e fruitore dei vantaggi relativi alla frode fiscale nella compravendita dei diritti tv. Sono reati gravi per un cittadino: gravissimi per un uomo politico. Negli altri paesi europei ci si dimette per questo e se non lo si fa il proprio partito invita pubblicamente a farlo. Da noi invece si vuol far discutere solo di procedure e rinvii: insomma, si vorrebbe far guardare il dito anziche’ la luna”.