”Accolgo con grande soddisfazione la notizia che l’aula della Camera ha approvato in prima lettura il Disegno di legge che cancella il carcere per la diffamazione a mezzo stampa”.
Cosi’ il senatore del Partito Democratico Vannino Chiti.
”E’ un tema importante – aggiunge – sul quale mi sono impegnato insieme ad altri colleghi, anche di altre forze politiche. E’ un fatto di civilta’: un giornalista non puo’ essere privato della liberta’ personale per un articolo che ha scritto o addirittura per responsabilita’ indiretta rispetto a quanto scritto da altri, come nel caso dei direttori di giornale. Andare in carcere per un’idea o un articolo impoverisce la democrazia.
E’ giusto invece – come prevedono il testo approvato e anche altri presentati tra cui quello che ho firmato insieme al senatore Gasparri – che si stabiliscano delle pene pecuniarie e che si imponga l’obbligo di pubblicare la rettifica documentata.
Mi auguro che si possa giungere quanto prima alla approvazione definitiva al Senato di questa legge, cosi’ da cancellare definitivamente un residuo del Codice Rocco di epoca fascista, una norma illiberale”.