”Nel dibattito interno al Pd ci sono toni di esasperato protagonismo individuale che preoccupano anche per l’assoluto disinteresse ai problemi del paese. Al primo posto ora ci dovrebbe essere per tutti il sostegno e la forte sollecitazione al governo per misure che affrontino i temi dello sviluppo e dell’occupazione. Altrimenti sembriamo dei marziani lontani dalla vita delle persone”.
Cosi’ il senatore del Pd Vannino Chiti commenta le vicende interne al partito.
”In Italia – aggiunge Chiti – il Pd e’ l’unica forza politica non di tipo personale: ma siamo fragili e dobbiamo costruire un partito vero, con valori condivisi e regole interne rispettate. Se invece siamo un’area di incontro casuale, in cui si puo’ entrare e uscire a piacimento, il nostro destino sarebbe segnato: difficile vincere, ma in ogni caso non in grado di cambiare l’Italia. Gia’ dei militanti si stanno allontanando e altri sono incerti. Se si imporra’ come questione centrale del congresso la scelta tra essere un partito o un non partito, temo che difficilmente il Pd potra’ restare unito. Sara’ bene essere tutti consapevoli e impostare un altro tipo di gara: quella su maggior senso di responsabilita’, coerenza e ricerca convinta dell’unita’ ”.