Il governo ha varato un decreto che contiene misure importanti per le famiglie e le imprese. L’Italia si trova ad affrontare una situazione molto difficile dal punto di vista finanziario, economico e sociale e nessun intervento può risolvere i problemi in un sol colpo. Ma il “decreto del fare” mette in campo una serie di provvedimenti di semplificazione e sostegno economico improntate al buon senso e all’equità.
È importante sottolineare lo Stato vuole restituire equilibrio al rapporto tra cittadini e fisco. In questi anni Equitalia è stata oggetto di una campagna d’opinione che in alcune occasioni è sfociata in gesti drammatici o in aggressioni a sedi o personale della società di riscossione. Equitalia opera sulla base delle leggi. Da oggi si cambia strada. La fedeltà fiscale è un principio irrinunciabile per assicurare a tutti un livello di tassazione giusto e un’economia improntata alle pari opportunità di partenza. Occorre però evitare, tanto più in un periodo di crisi senza precedenti, che la riscossione si trasformi in oppressione, rompendo legami di fiducia tra Stato e cittadini.

Vanno nella direzione dello sviluppo i prestiti agevolati che la Cassa Depositi e Prestiti concederà alle imprese che investiranno nel rinnovamento dei macchinari. L’avvio di uno sviluppo sostenibile e il rilancio dell’occupazione passano innanzi tutto dal sostegno all’innovazione e alla ricerca.
Anche le misure volte a velocizzare la giustizia civile possono portare un beneficio all’economia: tempi certi ed efficienza sono un presupposto indispensabile per attrarre investimenti e rispettare il diritto di ogni cittadino a conoscere, entro un tempo ragionevole, la conclusione di qualsiasi procedimento giudiziario.

Ha avuto buon risalto mediatico la riduzione del costo delle bollette elettriche: la speranza è che questo risparmio sia superiore ai 5-10 euro l’anno stimati da qualche quotidiano.
Con il “decreto del fare”, dopo gli interventi urgenti per la Cassa integrazione e la sospensione dell’Imu – e vogliamo augurarci dell’aumento dell’Iva – abbiamo compiuto un altro piccolo passo per affrontare le emergenze economiche di milioni di italiani. Molto altro resta da fare. Bisogna mettere da parte le rivendicazioni ideologiche sterili per lavorare con serietà e realismo. Anche al Pdl si chiede coerenza nella responsabilità, non sortite di propaganda.