“Le istituzioni devono impegnarsi, insieme alle organizzazioni dei cittadini, per affrontare e prevenire i costi sociali e sanitari del gioco d’azzardo che sono tra i 5,5 e i 6,6 miliardi di euro. Per questo motivo aderisco con convinzione all’appello lanciato ai candidati alle elezioni dai promotori della campagna ‘Mettiamoci in gioco’ ”.
Ad annunciarlo e’  il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, nel corso della presentazione dell’appello ”Un limite all’azzardo”, nell’ambito della campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo che si e’ svolta oggi a Palazzo Madama.
Secondo l’esponente Pd ”la dipendenza da gioco d’azzardo e’ una piaga che crea emarginazione, poverta’, indigenza e disperazione di tante famiglie. I dati in questo senso sono impressionanti, colpisce in particolare il fatto che a cadere nel vizio del gioco siano le fasce di popolazione in maggiori difficolta’ economiche. E’ indispensabile dare ai sindaci un ruolo attivo, perche’ senza il contributo di chi puo’ agire avendo la conoscenza diretta del territorio, questa sarebbe una battaglia persa in partenza”. Per il senatore democratico ”di fronte al risanamento finanziario che stiamo affrontando, l’aumento del prelievo fiscale sui profitti del gioco d’azzardo e’ un dovere di equita’, oltre che una soluzione di buon senso, anche per finanziare le campagne di prevenzione.
Non bisogna concedere piu’ alcuna nuova concessione, ne’ introdurre nuovi giochi. Siamo gia’ primi al mondo per la diffusione dei giochi d’azzardo: non e’ un primato di cui andare fieri”.  Piuttosto, conclude Chiti, ”e’ importante lavorare sul piano educativo: e’ sbagliato lasciar passare il messaggio che si possa ottenere successo senza l’impegno e il sacrificio quotidiano”.