ROMA – «Punto molto sull’intelligenza degli italiani e noi non dobbiamo inseguire Berlusconi». Vannino Chiti, vicepresidente del Senato, ex presidente della Toscana ed esponente di spicco del Pd, almeno a parole, non è preoccupato della rincorsa del Cavaliere.

Trapattoni esortava a «non dire gatto se non ce l’hai nel sacco».
«Concordo, ma nonostante gli illusionismi di Berlusconi, la situazione non è cambiata molto. Non ho dubbi: vinceremo alla Camera, il nodo sarà il Senato».

Una vittoria dimezzata equivarrebbe a mezza sconfitta.
«Per questo vogliamo vincere anche al Senato. Poi sui grandi temi, tipo riforme costituzionali, legge elettorale, norme anticorruzione, eccetera, saremo pronti a confrontarci e dialogare con tutti. Puntiamo tutto sugli italiani e sulla loro intelligenza».

In che senso?
«Non credo che gli italiani si facciano affascinare ancora da chi, Pdl e Lega, ci hanno portato alle macerie in cui ci dibattiamo».

Nella corsa a chi promette di più, avete una proposta choc?
«Sì, aggiustare i danni che sono stati fatti, partendo da quelli più gravi».

Tipo gli sgravi sull’lmu?
«E solo uno dei capitoli. L’Imu va restituita tutta ai Comuni, deve crescere fino a 500 euro lo sgravio sulla prima casa. Serve avviare un piano per il pagamento dei debiti dello Stato alle aziende. Dobbiamo allentare il patto di stabilità per i Comuni con i conti in ordine. Non possiamo dimenticare il dramma degli esodati».

Bene, ma dove troverete i soldi?
«Non ci sono alternative: ridurre sprechi e inefficienza nella spesa pubblica, dichiarare guerra a corruzione ed evasione fiscale».

Pure Mps non è da paese normale.
«Vero, come non lo sono i casi Ilva, Eni, spese folli della casta. E la riprova che c’è tanto da fare, ma noi non promettiamo miracoli, noi garantiamo che lo faremo con serietà ed equità».

Nuccio Natoli