Intervento a cerimonia per anniversario fucilazione fratelli Cervi e Quarto Camurri

“La storia dei fratelli Cervi e di Quarto Camurri rappresenta uno degli episodi piu’ alti e commoventi della Resistenza. I fatti accaduti riguardano gente comune che, in queste terre, si e’ ribellata alla dittatura e all’occupazione nazi-fascista  a prezzo del sacrificio della loro stessa vita”.
Lo ha detto il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, al Museo Cervi di Gattatico, nel corso dell’orazione ufficiale del 69/mo anniversario della fucilazione dei sette fratelli Cervi e di Quarto Camurri.
“Abbiamo bisogno di far conoscere la storia dei fratelli Cervi e di trasmetterla ai nostri figli. E’ grazie alla Resistenza che l’Italia e’ un paese democratico, ha una Costituzione, tra le piu’ belle del mondo. Superare le sfide di oggi, dando vita a politiche di sviluppo sostenibile, assicurando il diritto ad un lavoro degno, realizzando pienezza di cittadinanza agli immigrati, che sono i nuovi italiani, puo’ avvenire proprio all’interno dei valori guida della Costituzione e della Repubblica. I popoli senza memoria condivisa non hanno un  futuro”.
Durante il suo intervento, Chiti ha lanciato una proposta: “per saldare almeno in parte il nostro debito verso le vittime e i loro familiari  dovremmo promuovere una Fondazione per la memoria dei crimini nazifascisti, che potrebbe avere sede a Roma presso l’Altare della Patria. Un luogo del ricordo attraverso cui tramandare la storia”.