(Public Policy) – Roma, 21 dic – Resti al di sopra delle parti. E’ questo il consiglio che Vannino Chiti, già presidente della Regione Toscana, vice presidente del Senato e esponente del Pd, si sente di consigliare a Mario Monti. Due i motivi principali: le elezioni si vincono in Italia non in Europa e poi, dopo il voto, ci sarà ancora bisogno di collaborare anche fra forze di ispirazione diversa, come l’Europa stassa insegna.

D. COME GIUDICA IL FATTO CHE MONTI SI È RECATO AD UNA IMPORTANTE RIUNIONE DEL PPE, CHE IN EUROPA RAPPRESENTA IL CENTRODESTRA?
R. Era naturale che accogliesse l’invito, ma le elezioni si vincono o si perdono nel proprio Paese, non in Europa. Non so se dirà di far parte del Ppe, non lo credo.

D. CI SI INTERROGA SUI LIMITI E SULLE CARATTERISTICHE DI UN INTERESSE DIRETTO E IN PRIMA PERSONA DI MONTI ALLA POLITICA. LEI COSA NE PENSA?
R. Monti è un tecnico di grande valore, che è stato chiamato a guidare il Governo nel bel mezzo di un’emergenza finanziaria. Mi auguro che resti al di sopra delle parti e che, quindi, non si schieri in prima persona, tanto meno che si schieri in un campo preciso, quello del Ppe.

D. MA AL PPE PREFERIREBBERO MONTI A BERSANI. E’ LECITO PENSARLO?
R. Bersani è il leader di un partito che, nella sua autonomia, fa parte dell’Alleanza progressista di socialisti e democratici. Ha firmato il Manifesto per l’Europa con i socialdemocratici. Quindi questo potrebbe far pensare che il Ppe preferisca Monti a Bersani, ma in Europa non si ragiona
in termini così manichei.