”Fare le primarie e’ una scelta che il Pd aveva gia’ assunto nel caso non fosse stato cambiato il porcellum e va nella direzione di garantire la partecipazione dei nostri elettori nella selezione dei candidati al Parlamento”.
Lo ha detto il vice presidente del Senato Vannino Chiti, intervenendo a Sky Tg24 pomeriggio, sottolineando anche che “purtroppo non siamo riusciti a cambiare questa legge elettorale perche’ nell’ultima fase la destra addirittura ha tentato di peggiorare il porcellum, togliendo quel minimo di governabilita’ che garantisce, peraltro solo alla Camera mentre al Senato e’ tutta da conquistare. Avremmo avuto una legge peggiore di quella greca, che – a differenza delle diverse leggi in vigore in Spagna, Germania, Francia e Gran Bretagna –  senza riavvicinare i cittadini alle istituzioni, non avrebbe neppure assicurato che alla fine dello spoglio elettorale si conoscesse la coalizione vincente”. D’altra parte, ha concluso l’esponente Pd, “ora appare del tutto evidente qual era l’obiettivo di Berlusconi: conservare a se la scelta dei propri parlamentari per assicurarsene la fedelta’. La vicenda delle primarie per la scelta del candidato del Pdl alla presidenza del Consiglio, fissate e poi fatte tramontare, e’ l’altra faccia della medaglia di questa visione padronale del partito e delle istituzioni”.