”A dieci anni dalla sua scomparsa, voglio ricordare oggi il giudice di Antonino Caponnetto. Magistrato coraggioso e competente, uomo di grande spessore culturale e rettitudine morale, Caponnetto era convinto che una trasformazione radicale del Paese fosse possibile solo a partire dai cittadini, e in particolare dalle giovani generazioni. Solo una vera rivoluzione culturale che abbia al centro il tema della legalita’ e l’educazione ai valori dell’onesta’ e della libertà puo’ alimentare la speranza che il nostro Paese sradichi  la mafia”.
Lo afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti.
”Per dieci anni – prosegue Chiti – Antonino Caponnetto incontro’ cittadini, giovani e studenti delle scuole d’Italia, viaggio’ in ogni angolo del Paese per parlare di legalita’ e giustizia sociale. Il suo linguaggio era semplice e diretto, spesso parlava a braccio con grande calore e partecipazione. I giovani lo ascoltavano con attenzione, ammirando la sua coerenza e la sua testimonianza. Per loro fu e resta un punto di riferimento.
Il lavoro portato avanti dal pool voluto da Antonino Caponnetto ha dato all’Italia risultati importanti nel contrasto alla mafia e anche negli anni seguenti si dimostro’ di straordinario valore. Grazie ad esso altri magistrati coraggiosi, insieme alle forze di polizia, condussero una controffensiva durissima contro la criminalita’ organizzata”.