”E’ grave che in questa legislatura non si siano realizzate le riforme istituzionali. L’anno scorso all’analogo incontro tenuto a Perugia avevo richiamato il rischio che non compiendosi le riforme necessarie avrebbe potuto prevalere l’astensionismo. E’ quanto con preoccupazione constatiamo oggi: basti fare riferimento alle elezioni siciliane in cui il 53% dei cittadini non ha votato”.
Lo ha detto il vice presidente del Senato Vannino Chiti a Firenze alla presentazione del Rapporto 2012 sulla legislazione tra Stato, Regioni e Unione europea.
”In Commissione al Senato – ha aggiunto Chiti – era stato approvato un riassetto che prevedeva la riduzione del numero dei parlamentari, una prima differenziazione dei compiti di Camera e Senato, il rafforzamento dei poteri del Presidente del Consiglio, l’introduzione della sfiducia costruttiva. Purtroppo Pdl e Lega hanno affossato questa riforma privilegiando l’obiettivo del semipresidenzialismo, che in questa legislatura non aveva nessuna possibilita’ di realizzarsi, essendo obbligatorio un coinvolgimento diretto dei cittadini.
Anche sulla legge elettorale e sulle province regna la confusione. Un sistema proporzionale puro, come di fatto potrebbe essere sulla base della bozza in discussione, ci  porterebbe all’ingovernabilita’, peggio ancora che la Grecia.
Sulle province, la mia convinzione e’ che si dovesse procedere alla loro abolizione e alla realizzazione delle citta’ metropolitane. In ogni caso, anche l’obiettivo di una loro razionalizzazione e’ stato perseguito in maniera sbagliata e frettolosa: non puo’ essere messa in atto tramite un decreto legge e senza un’idea complessiva dell’organizzazione e delle competenze dei vari livelli di governo locale”.