”Ci eravamo proposti di modificare la legge elettorale per due esigenze: consentire ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento e far si’ che dal voto venga fuori una maggioranza chiara. In base alla legge che si sta delineando in Senato questo non sta avvenendo”.
Lo ha detto il vice presidente del Senato Vannino Chiti nel corso di ‘Sky Tg24 pomeriggio’.
”A me – ha aggiunto l’esponente del Pd – il sistema delle preferenze non piace, ma il problema e’ anche un altro: con circoscrizioni molto ampie il legame tra i cittadini e gli eletti viene meno, anche perche’ questo rapporto non si esaurisce nel momento del voto. Inoltre, alcune forze vogliono a tutti i costi le preferenze ma poi in commissione al Senato hanno deciso che chi avra’ un solo eletto in una circoscrizione lo prendera’ dal listino bloccato e non dalle preferenze espresse dagli elettori.
Quanto alla governabilita’, si doveva fare una legge improntata ai modelli di Francia, Germania o Spagna e invece Pdl, Lega e Udc stanno facendo una legge proporzionale pura, anche peggio di quella greca. In Grecia al partito che prende piu’ voti si assegna un premio del 15%, qui non si vuole dare un premio al 10% per fissarlo al 5, 6, 7%. In questo modo non ci saranno una maggioranza e un governo stabili, il Parlamento non funzionera’ e l’Italia non sara’ in grado di affrontare i grandi problemi che ha di fronte, a partire dallo sviluppo, dal diritto al lavoro, dalla credibilita’ in Europa e, guardando all’attualita’ di questi giorni, dalle misure per affrontare il dissesto idrogeologico”.