Definire pene alternative

Nel decimo anniversario della visita che Papa Giovanni Paolo II compi’ in Parlamento voglio ricordare la sua figura che ci ha accompagnato per oltre un quarto di secolo, insegnando a tutti, con le parole e con l’esempio della vita, il valore primario rappresentato da ogni persona, il dovere di un impegno per la pace, la bellezza dell’incontro e del dialogo anche con i diversi e i distanti da noi”.
Cosi’ il vice presidente del Senato, Vannino Chiti.
“Il pontefice – sottolinea Chiti – quel giorno sollecito’ le istituzioni a dare un segno forte chiedendo attenzione per la situazione delle carceri ‘nelle quali i detenuti vivono spesso in condizioni di penoso sovraffollamento. Una riduzione della pena costituirebbe una chiara manifestazione di sensibilita’, che non mancherebbe di stimolarne l’impegno di personale recupero in vista di un positivo reinserimento nella societa’ – disse Giovanni Paolo II.
Accogliere oggi il suo invito di allora, definendo ad esempio per taluni reati pene alternative al carcere, andrebbe anche nel segno della garanzia dei fondamentali diritti umani”.