”Anche quest’anno assistiamo ad una sorta di tragico rituale: con l’arrivo delle grandi piogge l’Italia e’ costretta ad affrontare continue emergenze. In provincia di Grosseto quattro persone hanno perso la vita: tre erano operai dell’Enel, morti perche’ un ponte sul fiume Albegna e’ crollato. Una donna e’ in gravi condizioni. Esprimo il mio cordoglio per questa ennesima tragedia. E’ inaccettabile: di fronte al degrado delle infrastrutture dobbiamo tutti interrogarci su quanto non e’ stato fatto fino ad oggi”.
Lo afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti.
”Questi fenomeni – prosegue Chiti – non sono frutto del caso, ma il risultato dei cattivi comportamenti dell’uomo e di una gestione del territorio superficiale e in alcuni casi irresponsabile.
Ai comportamenti sbagliati e alla fragilita’ naturale, si aggiungono i mutamenti climatici che hanno prodotto un intensificarsi della portata e della forza delle precipitazioni.
E’ indispensabile che gli interventi per la messa in sicurezza del territorio vengano esclusi – a livello europeo – dal patto di stabilita’. E’ assurdo impedire di fatto la prevenzione.
Occorre un grande piano nazionale  – con risorse pluriennali nel bilancio dello Stato, delle Regioni e dei Comuni – per contrastate il dissesto idrogeologico, cosi’ come il varo di  interventi per incentivare la ristrutturazione delle case secondo norme antisismiche. Oltretutto – e’ la conclusione dell’esponente del Pd – sono anche un volano per creare lavoro e sviluppo sostenibile”.