”Sono contrario alla legge elettorale che si sta delineando al Senato. Sarebbe un proporzionale puro e nessuno governera’ l’Italia”.
Lo ha detto questa mattina il vice presidente del Senato Vannino Chiti ospite della trasmissione Agora’.
”Garantire la rappresentanza dei cittadini – ha proseguito il Senatore Pd – non significa soltanto conoscere il nome di chi si vota, e’ anche il collegamento tra l’eletto e il territorio per tutta la legislatura. Se invece si scelgono le preferenze (con i costi per la politica e il rischio di condotte ai limiti se non oltre l’illegalita’ che possono comportare) in circoscrizioni molto ampie, come nella bozza di legge, – al Senato addirittura tutta una regione – il collegamento con i territori viene meno”.
Inoltre, aggiunge l’esponente del Pd, ”si eleggono i 2/3 dei parlamentari con le preferenze e 1/3 con il listino bloccato, ma il listino ha la precedenza. Quindi chi porta la bandiera delle preferenze, in molte circoscrizioni eleggera’ un solo rappresentante che verra’ preso dal listino bloccato”.
Insomma, ha concluso Chiti, “se vogliamo che ci sia un governo dopo le elezioni, dobbiamo almeno abbassare la soglia per il premio di maggioranza al 40% e stabilire che se nessuna coalizione la supera si assegna un premio in seggi del 10% al primo partito. Il ‘porcellum’  nel 2005 lo vollero il Pdl, la Lega e l’Udc. Noi votammo contro. Adesso con questa riforma ci stanno portando in Grecia, e non per turismo, anziche’ in Germania o in Francia come si era detto”.