”Il contributo di ogni parlamentare e’ sempre legittimo ma non possono trovare il mio consenso impostazioni che finiscano per condizionare ancor piu’ l’autonomia dei giornalisti e la stessa liberta’ di stampa. Se questo, come temo, sara’ il risultato finale, togliero’ la mia firma dal testo”. Lo scrive il vice presidente del Senato Vannino Chiti in un articolo che verra’ pubblicato domani sul quotidiano ‘Europa’.
”La legge sulla diffamazione a mezzo stampa – spiega il vice presidente del Senato – per gli emendamenti presentati nella Commissione Giustizia, rischia di assumere contenuti e finalita’ diversi da quelli per cui decisi di sottoscrivere una proposta insieme al senatore Gasparri”. Comunque, continua Chiti, “a mio avviso la cosa migliore da fare e’ ora quella di limitarsi ad eliminare la previsione del carcere per giornalisti e direttori; rafforzare l’obbligo di rettifica ‘documentata’, per tutelare la persona ingiustamente offesa, lasciando al prossimo Parlamento il compito di occuparsi di tutta la materia con maggiore serenita’ e tempo”. Insomma, e’ la conclusione del senatore Pd, “se per raggiungere un’importante conquista di civilta’ si deve far passare, con una sorta di ‘cavallo di Troia’, norme che tolgono spazi alla liberta’ di informazione e stampa, allora ci si fermi”.