”Nel 2011 si e’ confermata la tendenza alla diminuzione degli infortuni sul lavoro registrata negli anni precedenti. Va salutata come una tendenza positiva ma non possiamo ritenerci pienamente soddisfatti. Gli infortuni diminuiscono a un ritmo infinitamente piu’ basso dell’obiettivo che dobbiamo porci. Poco meno di mille morti l’anno e oltre 700 mila denunce di incidenti sul lavoro sono numeri ancora inaccettabili”.
Lo ha detto il vice presidente del Senato Vannino Chiti nel suo intervento di chiusura alla 62° Giornata Nazionale per le Vittime degli incidenti sul Lavoro, organizzata questa mattina a Firenze dall’Anmil provinciale.
”Dobbiamo ringraziare l’ Anmil – ha aggiunto Chiti – perche’ ogni anno viene celebrata questa giornata di ricordo e riflessione. È anche grazie all’Anmil che in Italia viene svolta una preziosa opera nella prevenzione, nella riabilitazione e nel sostegno alle vittime di incidenti, nella vicinanza ai familiari.
Un grave incidente deve essere solo frutto di una imponderabile coincidenza, non un rischio da mettere in conto per le condizioni di lavoro, i ritmi, la non sicurezza, la non adeguata preparazione.
Per la prevenzione e’ essenziale l’educazione delle giovani generazioni. A questo proposito e’ doveroso sottolineare l’impegno che l’Anmil sta mettendo in campo nelle scuole italiane con le campagne di sensibilizzazione alla prevenzione degli infortuni sul lavoro.
I lavoratori sono persone – e’ stata la conclusione di Chiti – non possiamo e non dobbiamo dimenticarlo. Gli incidenti sul lavoro sono inaccettabili per una societa’ avanzata che vuole dirsi civile e democratica”.