“Il testo di riforma della legge elettorale votato in commissione Affari Costituzionali del Senato, con l’opposizione di Pd, Idv e del Presidente Vizzini, e’ ancora peggiore di quanto temevamo. Ritorno al proporzionale; ripristino delle preferenze per due terzi degli eletti; un terzo di liste bloccate. L’unico giudizio che si puo’ dare e’ quello di una restaurazione politica in senso pieno, che contrasta con gli impegni di rinnovamento annunciati in questi anni e con le attese e le speranze dei cittadini italiani. La sera delle elezioni non conosceremo le maggioranze di governo, con un danno enorme per l’Italia. Il meccanismo delle preferenze rappresentera’ una ghiotta occasione per fenomeni di malcostume, ai limiti e oltre la legalita’: e’ sotto i nostri occhi, nelle cronache avvilenti di questi giorni. Al di la’ dei proclami dei mesi scorsi, questa legge avvicina il nostro Paese alla precarieta’ della Grecia, non alla stabilita’ delle altre grandi democrazie europee”.