Cambiare norme che risalgono al fascismo

“Per me un giornalista non va in carcere per un articolo pubblicato, ma solo se compie reati comuni. Lo penso anche riguardo alla pubblicazione delle intercettazioni: sono contrario a limitare la liberta’ di stampa. La liberta’ non e’ di destra o di sinistra: c’e’ o non c’e’. I giudici hanno applicato una legge: non si tratta di un colpo di mano. Non e’ serio prendersela con loro. Il Presidente della Repubblica, nella sua autonomia e responsabilita’, potra’ valutare eventuali suoi provvedimenti sul caso Sallusti. Ma Parlamento e Governo hanno il dovere di cambiare norme che risalgono al fascismo e sono incoerenti con la democrazia, tenendo conto dei principi fissati dalla Corte Europea di Strasburgo. Per questo esprimo apprezzamento per le indicazioni emerse dall’incontro tra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il ministro della Giustizia Paola Severino”.
Cosi’ il vice presidente del Senato Vannino Chiti.