‘ ‘Il ritorno alla legge Mattarella, magari anche con la possibilita’ di introdurre alcune modifiche migliorative quali quelle presentate da Luciano Violante, e’ in ogni caso una soluzione per me giusta. Condivido l’invito avanzato da Michele Ainis sul Corriere della Sera per un ritorno alla legge elettorale in vigore fino alle elezioni del 2001”.
Lo afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti.
”Del resto – aggiunge – avevo firmato il referendum e mi ero impegnato per una larga adesione. Non sono pero’ d’accordo che sulle leggi elettorali si proceda con decreto: il fine non giustifica i mezzi. Sarebbe un pericoloso precedente. Il Parlamento, se c’e’ la volonta’ politica, e’ in grado di procedere rapidamente, perche’ si tratta di una legge di due, tre articoli”.
”La legge elettorale Mattarella, come transizione per la prossima legislatura, che mi auguro possa essere realmente costituente, rappresenta non solo un innegabile passo avanti rispetto al ‘porcellum’ ma e’ migliore di molte delle ipotesi che sono state avanzate negli ultimi mesi. Consente infatti ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento e al tempo stesso di concorrere alla determinazione delle maggioranze di governo”, conclude Chiti.