”La democrazia, che ha vinto nel XX secolo le sfide dei totalitarismi di destra e di sinistra e’ oggi di fronte a nuove prove, anche al rischio di crisi. Le sfide del nostro tempo risiedono in una globalizzazione non governata, ma priva di ogni regola, e negli attacchi che vengono mossi dai populismi e dal terrorismo”.
Cosi’ il vice presidente del Senato Vannino Chiti intervenendo durante la giornata conclusiva della World e-Parliament Conference 2012, fatta coincidere con la Giornata Mondiale della Democrazia delle Nazioni Unite.
”Si pensi – prosegue Chiti – all’attentato di Bengasi in cui e’ stato ucciso l’ambasciatore degli Stati Uniti, agli assalti alle ambasciate occidentali in Sudan, ai disordini avvenuti in Egitto, Libano e Tunisia: la violenza produce solo distruzione. E’ necessario che ci sia sempre il rispetto per i sentimenti religiosi ma bisogna anche chiedere fermezza a questi paesi, a partire da quelli protagonisti della ‘primavera araba’ che hanno aperto speranze di cambiamento, perche’ niente puo’ giustificare questi atti di intolleranza.
Un ruolo decisivo per superare gli ostacoli alla transizione verso la democrazia deve essere svolto dalla comunita’ internazionale. L’Italia, con l’Europa ha un ruolo primario da svolgere nel Mediterraneo: anzi, un dovere, vista anche la nostra collocazione geografica. Dobbiamo operare perche’ questo mare diventi un ponte di dialogo, fiducia reciproca, cooperazione.
Le regole, la governance nel tempo della globalizzazione richiedono una nuova Onu, non piu’ fotografia della seconda guerra mondiale, ma espressione delle varie aree del mondo. Solo cosi’ si potranno affrontare le sfide climatiche e ambientali, la tutela ovunque dei fondamentali diritti umani. Nel nostro Continente abbiamo il compito di costruire una democrazia sovranazionale, di dare prospettive concrete e forza ideale all’obiettivo degli Stati Uniti d’Europa”.