”La crisi continua ad essere grave, bisogna porsi degli obiettivi per uscirne facendo squadra. In questo quadro si inserisce il il Ddl sui punti franchi nei porti di Livorno e Ancona”.
Lo ha detto il vice presidente del Senato Vannino Chiti nel corso della conferenza stampa che si e’ tenuta questa mattina presso la sala Nassirya del Senato per la presentazione del disegno di legge sull’istituzione dei ‘punti franchi’ ad Ancona e Livorno nelle aree dei retro-porti e degli interporti.
Alla conferenza stampa erano presenti i senatori Pd Silvana Amati e Marco Filippi, il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Guido Improta, gli assessori Luca Ceccobao (Toscana) e Paolo Eusebi (Marche) e numerosi amministratori locali.
”Nell’Italia centrale – ha aggiunto Chiti – c’e’ un sistema che vuole valorizzare le risorse del territorio e superare le criticita’ che limitano lo sviluppo. L’istituzione dei punti franchi puo’ essere un volano per il settore manifatturiero, molto diffuso in queste regioni. In Italia c’e’ un uso eccessivo del trasporto su gomma: anche per avviare uno sviluppo nuovo e sostenibile dobbiamo puntare sulle cosiddette ‘autostrade del mare’. Possiamo svolgere un ruolo di porta d’ingresso per tutta l’Europa dal vicino e lontano oriente”.
La senatrice del Pd Silvana Amati, prima firmataria del Ddl, ha osservato che il provvedimento e’ importante ”perche’ punta a costruire un progetto di globalizzazione positiva, che valorizzi i legami stretti tra Marche e Toscana. E’ un’opportunità per la realizzazione di un nuovo sub-corridoio europeo in grado di connettere la macroregione adriatico-ionica con quella iberica, attraverso una piattaforma logistica che parta da Livorno per giungere ad Ancona”.
Il sottosegretario Improta ha affermato che, ”i porti possono svolgere un ruolo di riposizionamento del nostro paese nello scenario economico globale. La proposta per istituire i punti franchi nei porti di Livorno e Ancona non e’ una forma di ‘deregulation’ fiscale ma giunge a conclusione di una attenta pianificazione territoriale a sostegno del sistema manifatturiero. Ritengo sia possibile trovare, in Parlamento, una via preferenziale quanto meno per dar spazio ad un dibattito sulla proposta di legge”.