A Radio Radicale: governabilita’ garantita con premio maggioranza del 15%

“Non c’e’ nessun inciucio tra Pd e Pdl: e’ indispensabile mettersi d’accordo perche’ la riforma della legge elettorale non deve essere fatta da una maggioranza risicata. Ci deve essere il piu’ possibile una condivisione ampia. Si sta lavorando nelle sedi istituzionali, nella commissione competente”.
Lo afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti ai microfoni di Radio Radicale che aggiunge: “Esiste una base d’intesa tra le forze politiche, con ancora alcune differenze, che riguardano preferenze o collegi e il premio di maggioranza”.
Secondo l’esponente Pd “la governabilita’, che ci chiede anche l’Europa, verrebbe garantita se la legge elettorale che e’ ora all’esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato prevedesse un premio di maggioranza del 15%, meglio se alla coalizione che vince le elezioni. Elementi di incertezza rimarrebbero se, come chiede il Pdl, l’entita’ del premio fosse inferiore e non si sapesse fin da subito chi dovra’ formare il Governo e con quale maggioranza”.
Aggiunge Chiti, “credo che non sia interesse della democrazia italiana, e non solo dell’Europa, avere dopo il voto elementi di precarieta’ ”.
Comunque a giudizio del senatore “la prudenza e’ necessaria perche’ il Pdl ha gia’ fatto saltare l’accordo, raggiunto in Commissione Affari Costituzionali del Senato, sulla riduzione del 20% dei parlamentari dalla prossima legislatura, l’inizio della differenziazione dei compiti tra Camera e Senato, il rafforzamento del governo parlamentare con l’introduzione della sfiducia costruttiva”.
Insomma conclude il vice presidente del Senato “al netto di nuovi voltafaccia, ci sono le condizioni per superare il ‘porcellum'”.