Riformare autonomie locali da Roma non porta da nessuna parte

“La posizione del governo sulle Province e’ sbagliata e incomprensibile: il risultato sara’ una spinta a contrapposizioni nei territori e un peggioramento nel funzionamento della nostra democrazia. Non ce n’e’ davvero bisogno”.
E’ la posizione espressa dal vice presidente del Senato Vannino Chiti.
Secondo l’esponente Pd, si deve seguire “una via maestra, semplice e chiara: si aboliscano le Province e si confermi la nascita delle citta’ metropolitane.
Si rendano le Regioni – insieme ai Comuni – protagoniste dell’eventuale istituzione di un ente intermedio di secondo grado, per le aree piu’ significative dei loro territori.
In questo quadro sara’ anche possibile sollecitare la riorganizzazione dei Comuni, sostanzialmente ferma all’Unita’ d’Italia.
L’idea che nel 2012 si possano riformare le autonomie locali in modo centralistico, da Roma, non portera’ da nessuna parte: sprigionera’ conflitti senza dar vita a buoni risultati.
Del resto continua ad essere negativo affrontare temi di riforma delle istituzioni locali all’interno di provvedimenti di revisione della spesa: inutile poi versare lacrime sul disamore di tanti italiani nei confronti della politica e della stessa democrazia”.